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27/04/2024

Omicidio Giulia Tramontano, oggi alla terza udienza anche l’altra donna. Intanto Chiara scrive: “Ergastolo a vita”

“Negava di essere il padre del bambino nel grembo di Tramontano”. Queste le parole dell’altra donna del 31enne Alessandro Impagnatiello, dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Milano. Il 31enne è accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano e di Thiago, il figlio mai nato. I fatti sono avvenuti il 27 maggio 2023, Giulia, 29enne di Sant’Antimo, era incinta di sette mesi e le furono inferte 37 coltellate, prima avrebbe provato anche ad avvelenarla.

Oggi la terza udienza del processo iniziato lo scorso 18 gennaio. “Mi aveva detto che lei era rimasta incinta ed era sola e aveva minacciato di farsi del male” ha aggiunto la donna italo-inglese che aveva una relazione parallela. Ha poi spiegato che, appena comprese gli inganni di Impagnatiello, l’amante provò ad avvertire la fidanzata del killer. Queste le parole, tra le lacrime, della 23enne:”Non sapendo come gestire la situazione volevo aiutare Giulia, farle capire, darle qualcosa di concreto e farle capire cosa stava succedendo”. Poi il pm Alessia Menegazzo le ha poi chiesto della gravidanza avuta con Impagnatiello e della successiva decisione di abortire, la ragazza a quel punto si è commossa e ha avuto bisogno di qualche secondo prima di rispondere.

Intanto l’imputato ha tenuto la testa bassa. Oggi sono stati chiamati a deporre infatti anche la sorella e la madre della ragazza uccisa, così come la madre e il fratello di Impagnatiello. “L’uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina” scriveva Giulia sul suo profilo il 20 marzo 2019, e su questo post la sorella Chiara, circa un’ora prima dell’udienza, ha aggiunto: “Una sola condizione: ergastolo a vita”.

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