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20/04/2024

Vacanze al mare? Aumentano i prezzi… soprattutto a Palinuro

“Un’estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo per vedere da lontano gli ombrelloni” cantava nel 1981 Giuni Russo… ebbene l’estate al mare, in Italia e anche in alcune spiaggie della Campania rischia di diventare sempre più una spesa impegnativa a causa dell’aumento dei prezzi. Secondo un’indagine di “Altroconsumo “sui costi dell’Estate 2022, è Palinuro la località balneare più cara d’Italia dove i prezzi sono aumentati di più.

In totale sono stati monitorati 227 stabilimenti di dieci mete di vacanza più scelte dai turisti: Lignano, Rimini, Senigallia, Viareggio, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Alghero, Taormina e Giardini Naxos e nella meta campana i bagnanti dell’estate 2022 pagheranno il 18% in più rispetto alla media nazionale che attesta il rincaro sul 10%. Mentre l’anno scorso la spesa media era di 143 euro, quest’anno sarà pari a 169 euro. Seguono Rimini, Alassio e Alghero, rispettivamente con 14%, 13% e 12%. Nelle altre località l’aumento dei prezzi degli stabilimenti si aggirerà tra il 5% di Lignano e il 7% di Taormina e Giardini Naxos. Senigallia è la meno cara: si spendono in media 129 euro.

Secondo un’indagine (svolta a maggio su un campione di 803 italiani di 25-79 distribuiti su tutto il territorio nazionale) il 28% degli intervistati sceglie lo stabilimento balneare, l’11% la spiaggia libera attrezzata a pagamento, il 16% la spiaggia libera e gratuita con servizi (come bar, docce, wc…) e il 19% la spiaggia libera e gratuita senza servizi. Chi sceglie lo stabilimento balneare o spiagge libere attrezzate a pagamento lo fa in primis per l’equipaggiamento offerto (motivo indicato dal 74%). Ma tra le principali motivazioni c’è anche la sicurezza di avere il proprio posto (44%), i servizi di ristorazione della struttura (44%) e la possibilità di usare la doccia (43%). L’affitto giornaliero dell’ombrellone costa 11 euro, rispetto ai 10,64 euro dell’anno scorso, con un aumento del 4%. Mangiare al ristorante costerà il 4,2% in più rispetto al 2021, così come prendere un caffè o un gelato al bar.

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