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26/04/2024

Sanremo 2023: la serata cover tra 50 anni di musica

Ad aprire la serata è Gianni Morandi, stavolta senza scopa ma con la tuta, le scarpe da ginnastica e il numero 73 sul pettorale. È pronto a scattare. “Mi hai detto che era una maratona e io ti ho preso sul serio”, ha detto rivolgendosi ad Amadeus. Inizia così la penultima serata del Festival di Sanremo, dedicata ai successi che vanno dagli anni ’60 agli anni 2000. A condurla Amadeus, Morandi e Chiara Francini, che porta sul palco una bella dose di vivacità ma anche una toccante riflessione sulla maternità con il suo monologo.

Inizia la gara con Ariete e Sangiovanni che hanno omaggiato un immenso Battiato. Tra gli ospiti Peppino di Capri, per lui e la sua “Champagne” standing ovation e il riconoscimento della città di Sanremo.

Tanti gli errori tecnici ma anche tante le performance che hanno riscosso successo: sicuramente Lorella Cuccarini ha dimostrato, ancora una volta, di essere una grande showgirl ma anche l’interpretazione di Zucchero di Salmo (con Shari); Grignani e Arisa che hanno ripetuto il ritornello così tante volte che Arisa a un certo punto ha detto: “Stiamo facendo un casino” (in senso buono!). Gli Articolo 31 hanno ricordato alcuni dei loro numerosi successi. Emozione sull’Ariston al ritorno di Vessicchio. Tutti in piedi per il direttore d’orchestra più amato dagli italiani. Tutti in piedi anche per Giorgia&Elisa ma questa era prevedibile.

Finisce con i cugini di Campagna con Paolo Vallesi la prima sezione con i primi 14 concorrenti. Poi spazio alla Crescentini e alla fiction MareFuori, ambientata a Napoli. Napoli che ritorna, ancora (anche con Leo Gassman che era affiancato da Edoardo Bennato e l’orchestra flegrea).

Il 15esimo a esibirsi in questa grande festa è Mengoni con Let it be. E si ritorna tutti in piedi con l’acclamazione del pubblico “Marco, Marco, grande Marco”.

Ha avuto ragione Amadeus: è stata “la festa e la forza della musica ad essere stata celebrata”, nella serata.

Dalla crociera intanto Takagi&Ketra, giusto per restare al ritmo e alla grinta di chi produce di continuo successi. 
Poi è stata la volta della cover eseguita da gIANMARIA con Manuel Agnelli, che conosce il ragazzo dai tempi di XFactor (anche se era seguito da Emma).
L’omaggio a un altro gigante cantautore della musica italiana arriva con Madame: De André con la sua “Via del campo” è sul palco dell’Ariston.
Poco dopo “Sarà perché ti amo” con i Coma Cose. Altra ondata di energia con i Modà e Le Vibrazioni, belli insieme (e bravi). Il pubblico si è unito e ha intonato il ritornello di “Vieni da me” e ha partecipato con un “Bravi, bravi”, meritatissimo per queste due band. Un’esibizione che ci voleva e ci mancava.
Ed era il numero 21 della gara. Fiorello sarà stato felicissimo nel sapere che, alla mezza, ne mancavano ancora sette! A proposito, per restare in tema, la canzone di dopo era “Vivere” di Vasco con Levante e Renzo Rubino. Un’altra bella interpretazione.
Nel 1999 Alex Britti porta e vince a Sanremo Giovani “Oggi sono io” cantata con Lda. Dello stesso anno la canzone scelta da Mara Sattei e Noemi: “L’amour Toujours”, tormentone da discoteca.

 

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