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20/03/2025
Leggende metropolitane: la più famosa viene dalla Campania
Ci sono storie che rendono i luoghi magici e ci sono posti che rendono le storie uniche. C’è più o meno questo dietro al mondo delle leggende metropolitane. In Italia ce ne sono moltissime. Ne vediamo alcune.
A Milano si parla di almeno un’entità che si aggirerebbe all’interno del Parco Sempione; particolarità nella particolarità: parlerebbe delle conseguenze del fumo. Nell’elezione del 1958, quando fu eletto papa Giovanni XXIII si dice che in realtà fu eletto il cardinale Giuseppe Siri, che assunse per alcune ore il nome di papa Gregorio XVII. Secondo la leggenda, si dimise subito, nella notte, a causa delle pressioni di un gruppo di altri cardinali.
E ancora, tra le altre leggende metropolitane c’è la Torre del Serpe in Puglia. La fortezza era illuminata da una lanterna, ma ogni notte un serpente andava a nutrirsi dell’olio che l’alimentava. Notte dopo notte, strisciando tra le gambe dei soldati a presidio del luogo, per poi svanire quando arriva la prima alba d’Italia, senza lasciar traccia di sé.
E ancora, il tesoro di Manfredi, figlio di Federico II. Una leggenda intorno alla sua figura narra che il suo tesoro, composto da monete d’oro, d’argento e di rame, sia nascosto nelle Gole del Salinello, in Abruzzo, all’interno di una grotta celata da un grande e gravoso masso. A guardia del tesoro c’è una fata: a lei si possono chiedere prima le monete di rame, per poi tornare per quelle d’argento e infine per quelle d’oro.
Dulcis in fundo, Benevento con le sue streghe. Le cosiddette janare, ballavano ai piedi di un noce e rapivano le cavalle per cavalcarle fino a che non fossero esauste e alla fine della propria vita. Secondo la leggenda, c’era un modo per tenere lontana una janara, ossia distrarla facendo contare i fili di una scopa di saggina o dei grani di sale.