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 In Campania i giovani tra 18 e 24 anni non ha terminato gli studi mentre tra 19 e 29 anni non ha alcuna occupazione

In Campania, il 17,3% dei giovani tra i 18 e i 24 anni non ha terminato gli studi almeno con il diploma, mentre il 34,5% dei ragazzi tra i 19 e i 29 anni, oltre a non andare a scuola non ha alcuna occupazione. Dati allarmanti quelli snocciolati da Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini, operando in 120 Paesi. La relazione “Atlante”, giunta alla dodicesima edizione, è spietata nei confronti della più grande regione del sud Italia, dove l’infanzia è considerata “a rischio estinzione”. I problemi cominciano già in tenera età. Solo il 3,9% dei bambini campani frequenta gli asili nido, contro la media nazionale del 14,7%, conseguenza soprattutto della dilagante povertà. Anche su questo versante le cifre sono spaventose: il 14% dei bambini vive in condizioni di povertà assoluta, mentre il 34,4% versa in condizioni di povertà relativa, ossia ce la fa a mettere il piatto a tavola ma, spesso, non riesce ad usufruire dei servizi essenziali, come la scuola. Il Covid-19, poi, ha inciso in maniera forte sull’aumento della povertà al sud nell’ultimo anno e mezzo, che ha avuto ricadute pesanti sulla scolarizzazione, tanto da far temere il peggio per l’immediato futuro.

Di |2022-04-19T20:30:47+02:0016/11/2021|Regionali|0 Commenti

Due giovani di 26 e 27 anni sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco ad Ercolano

Due giovani di 26 e 27 anni sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco ad Ercolano, in provincia di Napoli. Si tratta di due incensurati, Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, entrambi di Portici. Il fatto è avvenuto in via Marsiglia. Sulla vicenda indagano i carabinieri che hanno subito escluso l’ipotesi di un agguato di camorra. È stato Vincenzo Palumbo, 53 anni, autotrasportatore con moglie e figlia, a uccidere i due giovani, studenti incensurati, probabilmente dopo averli scambiati per ladri. Con molta probabilità ieri sera Tullio e Giuseppe si sono recati a un campo di calcetto che si trova poco lontano dal luogo della tragedia. Poi sulla strada del ritorno si sarebbero fermati a scambiare due chiacchiere in auto. E il proprietario della villetta avrebbe aperto il fuoco contro di loro temendo di trovarsi dinanzi a due ladri. L’uomo, pare vittima in passato di furti, ha esploso sei colpi con una pistola detenuta legalmente. Verosimilmente posizionato frontalmente alla vettura, Palumbo ha sparato sei volte e ha centrato alla testa i due ragazzi che sono deceduti sul colpo, mentre la vettura dopo qualche decina di metri ha fatto una carambola e ha anche perso una ruota. Le ogive avrebbero infatti tutte trapassato il parabrezza e due raggiunto le due vittime.È stato proprio Palumbo ad allertare i carabinieri dicendo di avere sparato a «due ladri». L’uomo è stato lungamente interrogato dagli inquirenti ed è adesso in stato di fermo per duplice omicidio.

Di |2022-04-19T20:31:05+02:0029/10/2021|Regionali|0 Commenti

Samuele morto a Napoli dopo caduta dal balcone, indagini per omicidio

Samuele, 3 anni (ne avrebbe compiuti 4 ad ottobre) è morto venerdì 17 settembre precipitando dal terzo piano della sua casa a Napoli, in via Foria, angolo via Giuseppe Piazzi. I parenti del piccolo sono una nota famiglia di commercianti che hanno il negozio proprio sotto il palazzo e che dunque, drammaticamente, hanno visto il volo tragico del bimbo per primi. Inizialmente si pensava ad un tragico incidente, un bimbo vivace che si arrampica pericolosamente sul balcone, perde l’equilibrio e cade, morendo sul colpo.Sabato 18 settembre, invece, le indagini prendono un’altra strada, quella dell’omicidio. È stato arrestato un uomo, Mariano Cannio, 38 anni incensurato, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio volontario del bimbo di 3 anni. L’arrestato, che avrebbe documentati problemi psichici, ha respinto ogni accusa.Lunedì alle 9.30 il giudice per le indagini preliminari dovrà convalidare un  provvedimento di fermo cautelare che secondo gli inquirenti è sostenuto da «importanti indizi». Cannio è un collaboratore domestico, un uomo che si “arrangiava”, conosciuto nel quartiere. Carattere introverso, da nessuno tuttavia considerato un potenziale pericolo: non vi sarebbe alcun precedente comportamento in tal senso.

Di |2022-04-19T21:53:40+02:0018/09/2021|Nazionali, News|0 Commenti
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