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04/11/2025

SPALLETTI SI PRESENTA ALLA JUVE: AVEVAMO CAPITO MALE…

“Napoli resterà sempre nel mio cuore. Alle visite mi son fatto tirare il sangue dall’altro braccio”. Se la cava con una battuta da toscanaccio, il riferimento a quello scudetto che porta sulla pelle e il cui ricordo resterà per sempre indelebile: l’azzurro che il bianco e il nero mai potranno scolorire. Forse macchiare, ma giusto un pò. Perché Napoli di Luciano Spalletti da Certaldo, in fondo, aveva già capito tutto.

Da quel: “ti lascio perché ti amo troppo” preso in prestito dal bagaglio comico di Alessandro Siani, all’azzurro della Nazionale che sostituisce i campi da arare, fino all’ultima giravolta: da Partenope alla Signora Vecchia, due anni e una manciata di mesi dopo la più grande impresa della sua carriera.

Una storia di promesse rimangiate e di giuramenti non mantenuti, che ha provato anche oggi, nel giorno della presentazione a casa Madama, a capovolgere goffamente. “Il fatto che non avrei messo la tuta di un’altra squadra riguardava quella stagione successiva al campionato vinto col Napoli, quando avevo chiesto al presidente di lasciarmi andare. E così è stato. Non è che potevo poi smettere di fare l’allenatore”. Di vero c’è solo che in panchina siederà con giacca e cravatta, stavolta.

Il 7 dicembre arriva presto: Napoli-Juve e il Maradona che deciderà da che parte stare, a metà tra la riconoscenza e la rivalità sportiva. Non certo il rancore: quello appartiene solo a uomini deboli dai destini deboli, vero Luciano?

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