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26/03/2025

Scuola, a Venezia niente più voti

È un esperimento ma se funziona è un’idea intelligente che avvicina i giovani alle responsabilità e la scuola all’università. I voti da uno a dieci, quei modi di classificare un giovane, conditi di più e meno, sono sostituiti da giudizi. Sono tre le classi della scuola Giordano Bruno di  Venezia (un nome importante che si è fatto valere) che hanno deciso di combattere così la crisi d’ansia per i numeri rossi sul foglio.

Troppi i giovani che si fanno condizionare da quei numeri, che si fanno prendere dal panico, che si mortificano e umiliano, che pagherebbero oro colato per trasformare un segno in un altro. Non ci sono molte cose sensate in questo: l’unico aspetto che interessa realmente per la crescita di un giovane è la comprensione dell’errore e la strada per migliorarsi.

Chiaro, in pagella i voti ci saranno, ma solo a quel punto. La sperimentazione potrebbe servire anche a “fermare il calo delle iscrizioni”. Si parla dunque di “risultati raggiunti” o di “preparazione da migliorare”. Genitori e insegnanti concordano. Voi cosa ne pensate?

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